La Fondazione, nata e sviluppatasi in aperto contrasto al concetto di arte come monumento, ossia immagine della memoria, potente ma statica, interpreta oggi il proprio ruolo di centrale energetica dell’arte. Il luogo delle opere, passato da essere “casa dell’artista” a “casa per gli artisti”, ha inevitabilmente maturato il proprio ruolo, nato da un impulso di sopravvivenza, e si è resa attrice consapevole e presente di nuove opportunità.
Presieduta da Beatrice Merz, la Fondazione si avvale della collaborazione di un comitato scientifico composto da Frances Morris (Director at Tate Modern, London), Vicente Todolí (Artistic Advisor Hangar Bicocca, Milano), Richard Flood (Former Director of Special Project & Curator at Large New Museum of Contemporary Art, New York) e Mariano Boggia (Merz’s Collection Manager) e della consulenza di curatori ospiti per la programmazione espositiva.
La Fondazione alterna mostre dedicate a Mario e Marisa Merz come momenti di riflessione e studio a dei grandi progetti site-specific di artisti nazionali e internazionali invitati a confrontarsi con lo spazio di via Limone e con il suo contenuto, senza tralasciare la ricerca sulle nuove generazioni per cui sono regolarmente organizzati eventi espositivi.
Organizza eventi, che ogni anno rappresentano l’occasione di far dialogare diverse discipline legate alla cultura contemporanea.
Il Dipartimento Educazione offre un insieme di attività e servizi finalizzati a favorire la relazione tra il territorio e il museo, diffondendo la conoscenza dei linguaggi e delle pratiche dell’arte contemporanea; organizza attività rivolte a diverse tipologie di pubblico per promuovere la conoscenza dell’arte contemporanea: visite guidate e laboratori per la scuola, percorsi formativi per gli insegnanti, workshop con gli artisti, oltre ad un servizio gratuito di accoglienza al pubblico in sala.
La biblioteca è specializzata in storia e critica dell’arte moderna e contemporanea. La particolarità della sua sala studio e consultazione, situata al primo piano e un tempo parte integrante del percorso espositivo, è il punto di vista sulla sala sottostante, all’insegna di un costante dialogo con lo spazio espositivo.
La biblioteca è affiancata all’Archivio Merz che ha lo scopo principale di raccogliere, ordinare e conservare ogni documentazione esistente relativa a Mario e Marisa Merz.
Entrambi si rivolgono a un pubblico di specialisti, ricercatori e studenti.
Il Mario Merz Prize, con cadenza biennale, ha la finalità di individuare personalità nel campo dell’arte e della composizione musicale contemporanea, attraverso la competenza di una fitta rete internazionale di esperti. Il progetto crea una nuova programmazione espositiva e di attività musicale tra l’Italia e la Svizzera.
La Fondazione non lavora soltanto nella propria sede storica: oltre a progetti e collaborazioni con le maggiori realtà internazionali sta attivando una nuova rete operativa e realizza progetti, non solo espositivi, nelle aree del Mediterraneo e della MittelEuropa, luoghi di confine, di accoglienza e confronto tra culture, popoli e tradizioni.
Questo ambito di lavoro nasce dalla volontà di investire nell’ambito di una progettazione ampia, a vocazione transezionale, abbracciando le espressioni della creatività contemporanea, dalle arti visive alla musica, dal teatro alla letteratura. La particolarità di alcuni progetti è un’attenzione agli aspetti sociali e di community building, alla creazione di nuove reti di relazione tra artisti e territori, attraverso il lavoro della Fondazione, intesa qui come fattore facilitatore e acceleratore di scambi e creazioni.
L’edificio della Fondazione, ex centrale termica Officine Lancia, è un affascinante esempio di architettura industriale degli anni Trenta di proprietà della Città di Torino, dato in concessione alla Fondazione Merz e situato in Borgo San Paolo, quartiere interessato agli interventi di riqualificazione urbanistica e culturale di Torino degli ultimi anni.
Il progetto di ristrutturazione e restauro, sostenuto sia da fondi privati che pubblici (Città di Torino e Regione Piemonte), ha perseguito la ricerca dell’originaria semplicità dell’impianto e ne ha riproposto una lettura facilmente riscontrabile, ma anche evocativa della sua funzione passata, ridefinendo gli spazi interni e tenendo conto delle finalità culturali per le quali la Fondazione intende operare.
La Fondazione è Ente privato. Le attività della Fondazione sono finanziate da risorse proprie e da una rete di donors, da un contributo della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo. Alcuni progetti sono resi possibili anche grazie al sostegno della Fondazione CRT.