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Elisabetta Benassi. Voglio fare subito una mostra

15 maggio – 8 settembre 2013

 

La mostra, realizzata seguendo la consuetudine di far dialogare opere di artisti ospiti con quelle di Mario Merz, rappresenta la sintesi di una ricerca che Benassi porta avanti da molti anni.

La forte connotazione fantasmatica del suo lavoro porta direttamente alle opere di Mario Merz. Queste, insieme al luogo che le ospita, sono state un forte stimolo all’ideazione e realizzazione della mostra. Ogni lavoro di Mario Merz è stato indagato con passione e curiosità; ogni suo pensiero esplicitato attraverso una scritta al neon o la stampa di un libro, è stato oggetto di riflessione.

In esposizione alcuni lavori di Mario Merz realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta e installazioni di Elisabetta Benassi realizzate appositamente per il progetto, tra le quali emerge l’opera MareoMerz, perno dell’intera mostra. Si tratta di un’installazione costituita da un grande peschereccio e da un oggetto di uso quotidiano appartenuto a Mario Merz, la sua ultima automobile: Elisabetta Benassi ne celebra la riapparizione e l’oggetto diventa l’anello di un racconto umano che si lega, per circostanze insolite, alla storia collettiva.

Secondo la modalità di lavoro di Benassi, il dialogo avviene in maniera naturale perché è proprio della sua ricerca muoversi intorno al tentativo di recupero della memoria delle cose, dei luoghi e delle persone che ne fruiscono. Ogni oggetto conserva in sé tracce dei suoi momenti di vita e dei legami con altri oggetti, spazi e persone; ogni elemento ha in sé la giustificazione della propria esistenza e può creare una serie infinita di relazioni con il mondo esterno.