Fondazione Merz presenta il primo capitolo del progetto My Home’s Wind, che prende il via dal 1 giugno al 24 settembre 2023 nella città di Palermo con la prima retrospettiva in assoluto dedicata all’artista Mario Merz in Sicilia.
Il progetto My Home’s Wind nasce per commemorare il ventesimo anniversario dalla scomparsa di Mario Merz, avvenuta a Milano il 9 novembre 2003. La grande retrospettiva siciliana, insediandosi negli spazi del Padiglione ZAC – Zisa Arti Contemporanee come parte del progetto ZACentrale, che vede la Fondazione attiva nel territorio palermitano sin dal 2021, segna il primo tempo di un percorso che attraversa l’Italia.
In mostra per la prima volta a Palermo un’ampia selezione di opere che costruisce un arco narrativo della ricca e complessa produzione artistica di Mario Merz dal 1969 al 2002, ponendosi l’obiettivo di restituirne tanto la portata creativa quanto lo spirito critico e sperimentatore.
L’aspetto mutevole e inafferrabile del vento, tema guida della mostra, rispecchia l’approccio di Mario Merz all’opera d’arte, caratterizzato da un flusso creativo continuo in grado di affrontare le sfide concrete e cambiare traiettoria sino al raggiungimento del risultato finale. Con My Home’s Wind il visitatore è invitato a scoprire il lavoro di Mario Merz e a immergersi nel suo pensiero, addentrandosi all’interno di un percorso espositivo immaginato come l’artista stesso avrebbe potuto concepirlo.
Spiega Beatrice Merz, Presidente della Fondazione Merz: “Eccoci, infatti, a chiederci ancora una volta dopo tutti questi anni: come farebbe Mario? Cosa si porterebbe a Palermo? Cercheremo attraverso le nostre mani le sue parole, costruiremo con le opere una nuova mostra, certamente ‘diversa’ da come l’avrebbe fatta lui, ma rispettosa, poetica, scientifica, rigorosa, seppur con qualche seme di irrazionalità”.
Il percorso di mostra ripercorre senza soluzione di continuità l’opera di Mario Merz, restituita attraverso ogni sua sperimentazione. Dalla struttura in metallo, rami, vetro e mastice che compone Acqua scivola (1969) si passa ai disegni in tecniche varie tratti della serie Senza titolo (1978) e alle sperimentazioni nella tecnica del collage di Senza titolo (1998). Dall’incontro tra tela, roccia, terra e neon scaturiscono lavori come Un albero occupa soprattutto tempo, due alberi occupano il medesimo tempo ma uno spazio maggiore e Senza titolo (1991). Cinque gli inconfondibili igloo che popolano l’esposizione, tracciando un percorso che porta dalla struttura metallica, gomma, vetri, giornali, neon, argilla di Senza titolo (1985) alle intersezioni con il neon di le case girano intorno a noi, o noi giriamo intorno alle case? (1994-1999) e Spostamenti della terra e della luna su un asse (2002). Non mancano le lavorazioni in tecnica mista, che spaziano da La natura è l’equilibrio della spirale (1976) a Il guardiano (1981), così come le caratteristiche sperimentazioni con il neon alla base di opere come Pittore in Africa (1984) e Fibonacci sequence (2002).
Il progetto My Home’s Wind prosegue questo autunno a Torino e altrove, offrendo un ricco palinsesto di eventi dedicati alla figura di Mario Merz. Il programma studiato per l’occasione vede il coinvolgimento di numerosi studiosi e amici che hanno condiviso passaggi importanti del percorso creativo dell’artista, cui si affianca la presentazione del primo volume del catalogo generale dell’opera di Mario Merz e il lancio di un nuovo documentario.
Realizzato con Città di Palermo e Assessorato alla Cultura Città di Palermo.
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