Nel pomeriggio del 7 luglio la musicista Maria Mallol guiderà una pratica collettiva: uno sguardo specifico alla storia della musica attraverso la figura musicale di persone rituali che si identificano con il genere femminile o neutro, esplorando l’uso della percussione e della voce in gruppo cercando di creare una conversazione armonica che possa portare conforto, senso di appartenenza e cura.

Maria Mallol Moya è un’artista multidisciplinare originaria della Colombia e residente tra UK e Italia. Illustratrice, performer e musicista, il suo lavoro è una ricerca dei fili conduttori tra la natura e la componente umana, tra il divino ed il terreno e la figura femminile come connessione tra queste dimensioni, utilizzando come mediatore l’arte nelle sue diverse forme. Attualmente attiva con i progetti musicali Natura Morta (progetto solista), Rhabdomantic Orchestra, Lame, Conjunto Medialuna, Gianni Giubilena Rosacroce.

Il laboratorio è aperto a tutte le persone che si identificano con il genere femminile e/o neutro e alle persone che si identificano con il genere maschile, che si riconoscano sensibili e attente alle tematiche proposte.

LA CORPA nasce da un desiderio di relazione e alleanza tra persone che lavorano in realtà vicine, sia in senso geografico che ideologico, spinte dall’intenzione di collaborare, affrontando argomenti sensibili e contemporanei sulla pluralità del corpo, nel corpo, nella corpa.
Questa riflessione si costruisce e avanza con una costante relazione con la cultura, l’arte, la politica, in un’ottica intersezionale, decoloniale, anticapitalista, non gerarchica e non competitiva. LA CORPA scaturisce dal desiderio e dall’urgenza di aprire uno spazio di riflessione, sperimentazione e piacere, sgorgato dall’esperienza già avviata di COLLANT_progetto laboratoriale per donne migranti (2021-22).
Fika, in Svezia, è il momento della giornata in cui si fa una pausa con un dolcetto e un caffè, coi colleghi di lavoro o con gli amici.
Per Comala, FIKA è una serie di appuntamenti all’ora di merenda, nei quali si propongono attività laboratoriali, discussioni e incontri per affrontare tematiche quali la sessualità, le esperienze del corpo femminile e le contingenze sociali e politiche che ci attraversano e viviamo in quanto donne e persone di genere non conforme, il tutto tramite una lente anti-patriarcale, inclusiva e transfemminista.

LA CORPA è frutto di un tavolo di lavoro che vede la collaborazione tra Comala_l’associazione Tampep e la Fondazione Merz.

L’attività si inserisce nell’ambito del progetto “Le cose che abbiamo in comune”, coordinato da Associazione Comala e finanziato dalla città di Torino (su Asse 6 – misura TO6.2.1.a REACT TO COVID).
Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare presidi culturali di comunità sull’asse che va da piazza Benefica (Cit Turin) alla Fondazione Merz e i giardini Chiribiri (San Paolo) passando per l’ex Caserma La Marmora di Corso Ferrucci (punto di congiunzione tra i due quartieri), con un programma ampio, continuativo ed eterogeneo di eventi e appuntamenti culturali.