L’artista americano ha scelto di relazionarsi con lo spazio del museo e con il lavoro di Mario Merz progettando 3 grandi opere posizionate sia negli ambienti interni che esterni della Fondazione.
Alla base del progetto c’è la storia dell’edificio, un’architettura industriale di grande valore storico per la città, che in origine produceva energia per le officine automobilistiche Lancia e che oggi è un contenitore di opere d’arte. Inoltre, come spesso accade nei lavori dell’artista, emerge una sottile riflessione sulla morfologia e geografia della città che lo ospita.
Mi è venuta l’idea di un semplice fregio che, di fatto, stabilisce il tono della relazione tra il mio lavoro e il lavoro di Mario. Mette i tre lati dell’edificio in una prospettiva perfetta, lasciando che quello che io ritengo essere un edificio bellissimo si elevi nel panorama. Così introduce la mostra lo stesso Weiner.
Weiner colloca le scritte in tre differenti luoghi della Fondazione: sul fregio della facciata, sui cerchi posti sul pavimento della vasca esterna e su una parete centrale nella sala espositiva. Ogni frase ha una forte relazione con lo spazio in cui è installata, ma si completa con le altre a creare un unico concetto.