Il concerto event-specific Variazioni su ordo naturalis, ordo artificialis inaugura le condivisioni di ZACentrale col Conservatorio di musica Alessandro Scarlatti di Palermo, moltiplicando i dialoghi tra diverse forme espressive nello stesso spirito delle riflessioni innescate dalla mostra ordo naturalis, ordo artificialis.
In questo nuovo incontro, come già nelle partecipate esperienze di ZACentrale [musica], il pubblico è invitato a una esperienza dinamica, che arricchisce di nuovi spunti e dialoghi creativi la ricerca di un sistema plurale e interconnesso, in cui le diverse grammatiche, discipline, punti di vista e d’ascolto rispondono all’urgenza attuale di condividere idee e dubbi, innescando al contempo nuove possibilità di fruizione.
Le tracce di suoni del nostro tempo si innestano così organicamente nel progetto espositivo di ordo naturalis, ordo artificialis, interpretate e appositamente composte dalle e dai giovani musicisti del Master di II livello in Musica Contemporanea del Conservatorio Alessandro Scarlatti, in concerto con le e i maestri e col flautista Manuel Zurria.
Il pubblico – condotto dalle e dai musicisti tra le diverse postazioni musicali nello spazio di ZACentrale – è invitato a condividere un percorso in cui le riflessioni sonore su natura, artificio e cultura di grandi autori delle avanguardie e del postmodernismo musicale – da Luciano Berio ad Alvin Lucier e Jack Body, passando per Franco Donatoni, Lukas Ligeti e Kevin Volans – si sviluppano nelle nuove composizioni esito del laboratorio condotto dal compositore franco-argentino Oscar Strasnoy, elaborate dai giovani compositori in relazione con lo spazio di ZACentrale e con le opere di ordo naturalis, ordo artificialis.
Così in In spiram, di Mattia Camuti e Giacomo Scinardo, è protagonista il continuo rinnovarsi delle identità, articolato attorno all’immagine sonora e alla struttura formale della spirale.
Maria Chiara Casà, in Evolution, innesca una visione sonora, ispirata alla fisica quantistica, che annulla la visione lineare ordinaria dello spazio-tempo attraverso risonanze e accavallamenti di suoni e figure, complice la peculiare acustica di ZACentrale.
In Riflessi Giuseppe Di Giunta attiva un dispositivo in cui le figure sonore mutano la propria natura attraverso un gioco di continue riflessioni le une nelle altre.
Davide Spina indaga i processi di atomizzazione omologante nelle dinamiche sociali della nostra civiltà digitale, in una performance sonora in cui si realizza il Phubbing, parola inglese, nata dalla crasi di “phone” e “snubbing”, che indica l’atto di trascurare il proprio interlocutore in un contesto sociale fissando lo schermo dello smartphone più o meno compulsivamente.
Invisible, di Giovanni Pizzitola, struttura la propria architettura sonora sulla sequenza di Fibonacci, in risposta all’invito di “scoprire l’invisibile attraverso ciò che vedi”, formulato nel Discorso della Natura dal poeta, teologo e filosofo ukraino Hryhorii Skovoroboda (1722-1794).
EMC – Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio
Elisabetta Trupiano, voce | Giulia Salerno, flauto | Davide Vitanza, clarinetto | Beatrice Ruggiero, saxofono contralto | Salvatore Gorgone, saxofono tenore | Fulvia Ricevuto / Giulia Lo Giudice / Lorenzo Reina / Salvo Marino / Simone Domini, percussioni | Brenda Maria Vaccaro, pianoforte e celesta | Davide Spina / Marco Zappia, sintetizzatore | Lucio Bacile / Giacomo Scinardo, elettronica | Debora Puleo, violino | Francesco Montalto, viola | Giulia Nobile, violoncello | Fabio Correnti, direttore
Solista ospite: Manuel Zurria, flauto
PROGRAMMA
Luciano Berio: Sequenza III [voce]
Mattia Camuti e Giacomo Scinardo: In Spiram* [flauto, clarinetto, saxofono contralto e tenore, percussioni, violino, viola, violoncello, traccia elettronica]
Alvin Lucier: Broken Line [flauto, vibrafono, pianoforte]
Kevin Volans: perc:piano 2 (Reflets dans l’œil) [marimba, pianoforte]
Lukas Ligeti: Dambangoma [flauto, percussioni]
Jack Body: Rainforest [flauto, pianoforte]
Franco Donatoni: Ave [ottavino, glockenspiel, celesta]
Maria Chiara Casà: Evoluzione* [flauto, clarinetto, percussioni, violino, viola, violoncello, elettronica]
Giuseppe Di Giunta: Riflessi * [violino, violoncello, percussioni, marimba]
Davide Spina: Phubbing* [flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello, 2 smartphone]
Giovanni Pizzitola: Invisible* [flauto, clarinetto, saxofono contralto, vibrafono, violino, viola, violoncello, traccia elettronica]
Le musiche indicate con l’asterisco * sono state composte per questa esperienza negli spazi di ZACentrale, in cui per la prima volta vengono suonate e condivise.