Il libro è pubblicato in occasione della mostra Lo spazio dell’uomo allestita alla Fondazione Merz (23 gennaio – 11 maggio 2008), dove è stata presentata una selezione di ventinove opere della collezione del Museo de la Solidaridad Salvador Allende, affiancata dalla produzione artistica attuale rappresentata dai lavori di sei giovani artisti cileni. Dipinti di Joan Miró, Roberto Matta e Frank Stella, sculture di Alexander Calder e Jorge Oteiza, collage di Victor Vasarely, serigrafie di Antoni Tàpies, fotografie di Arnulf Rainer e disegni di altri artisti di rilievo, dialogano con le installazioni di Claudia Aravena, Mónica Bengoa, Guillermo Cifuentes, Andrea Goic, Bernardo Oyarzún e Sebastián Preece, producendo un contrasto visivo che, se da un lato evidenzia l’inarrestabile e universale evoluzione del linguaggio dell’arte, dall’altro apre un dibattito sul ruolo dell’opera all’interno del contesto storico e sociale nel quale viene prodotta e rappresentata.
Il libro raccoglie la documentazione fotografica della mostra, con i testi di Justo Pastor Mellado (curatore del Museo de la Solidaridad Salvador Allende) e una testimonianza scritta per ciascuno dei sei giovani artisti.