Nonostante sia spesso erroneamente percepito come qualcosa di esotico e primitivo, lo sciamanesimo e i suoi praticanti rituali, gli sciamani, non solo non rappresentano nulla di bizzarro, ma sono inseriti in un articolato sistema di relazioni con una dimensione sia terrena sia invisibile che rappresenta una sorta di cemento invisibile nelle società in cui è presente. Una particolare attenzione verrà rivolta all’abbigliamento rituale e al tamburo in uso presso alcune culture e società in cui oggi è testimoniato lo sciamanesimo, tra cui la Siberia e la Mongolia.
L’incontro, condotto da Lia Zola (antropologa, UniTo), si svolgerà venerdì 21 febbraio alle ore 19 in Fondazione Merz. La partecipazione è libera, è necessario prenotare scrivendo a edu@fondazionemerz.org
L’appuntamento si inserisce nella cornice del World Anthropology Day ed è una delle iniziative che il Dipartimento Educazione della Fondazione Merz ha attivato per l’edizione di quest’anno di Accademia della Luce, public program della collezione di arte pubblica di Luci d’Artista, per esplorare alcuni temi proposti dall’opera Scia’mano di Luigi Ontani.