ZACentrale partecipa al Festival della cultura ucraina a Palermo Ucraina La terra di confine presentando il libro degli artisti ucraini Lia Dostlieva, Andrii Dostliev Leccando le ferite di guerra.
La lampada di sale realizzata a forma di carro armato, attorno alla quale verte la storia raccontata dal libro, è stata acquistata dai coniugi Dostliev in un negozio di souvenir di Bakhmut, Ucraina, alla fine del 2016. I due artisti — che con l’inizio della guerra sono stati costretti a fuggire dal natio Luhansk e adesso abitano a Poznan, Polonia, — hanno cominciato ogni giorno, con lentezza, a leccar via il sale di cui è fatto l’oggetto. In questo modo essi volevano mostrare che la guerra, anche se lontana, è sempre presente e inesorabilmente ferisce tutti coloro che ne sono coinvolti. Il sale della lampada si è esaurito nel 2021, ma non la guerra.
In contemporanea alla presentazione è possibile visitare l’esposizione In Prima Linea presso il Centro Internazionale di Fotografia, ai Cantieri Culturali alla Zisa, che raccoglie gli ultimi lavori di una serie di fotografi ucraini che documentano il corso della guerra.
Il Festival della cultura ucraina a Palermo Ucraina La terra di confine si svolge dall’11 marzo al 10 aprile 2022 in differenti luoghi: il Cinema Vittorio De Seta, i Cantieri Culturali alla Zisa, la Fondazione Sant’Elia, il Centro Internazionale di Fotografia e ZACentrale.
Nel momento cruciale, quando l’Ucraina cerca di difendere il suo diritto di esistere, quando la guerra ibrida e la guerra dell’informazione si sono trasformate in un’invasione russa in piena regola, l’agenda giornaliera della maggior parte dei media presenta un dibattito sulle questioni della sicurezza internazionale e sulle sfide geopolitiche inaudite dai tempi della seconda guerra mondiale. Però, cosa significa la frase “sfida geopolitica”? E, soprattutto, perché sta succedendo quello che sta succedendo? Mentre le grandi narrative storiche e i resoconti geopolitici solo ostruiscono la comprensione, il linguaggio dell’arte risulta piuttosto trasparente e leggibile, dotato del potere di suscitare l’interesse e l’empatia. L’arte offre una possibilità di comunicare con coloro che, di solito, si occupano dei numeri nei rapporti statistici e militari, permette di parlargli da uomo a uomo di ciò che è stato visto e vissuto, di riflettere sull’esperienza propria e di metterla a confronto.