La Fondazione Merz prosegue la partnership progettuale con Il Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea (11 ottobre al 6 novembre 2022). La storica rassegna teatrale, sempre organizzata dalla TPE – Teatro Astra, propone un’edizione di ampio respiro che può contare su 7 prime, 8 produzioni, 20 spettacoli, 27 giorni e 37 recite. Il Festival delle Colline continua il suo nuovo cammino di festival d’autunno ribadendo il rapporto con la creazione contemporanea anche grazie alla collaborazione con la Fondazione Merz durante la settimana dell’arte contemporanea torinese.
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Il programma degli spettacoli in Fondazione:
Giovedì 20 ottobre ore 19
VIRGILIO SIENI, DANZA CIECA
Virgilio Sieni torna alla Fondazione Merz per presentare una nuova creazione condivisa e proposta con un danzatore non vedente. una performance tra opere esposte e sguardi complici…
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domenica 23 ottobre ore 17
STABILEMOBILE | GIUSEPPE STELLATO – TRILOGIA DELLE MACCHINE
(OBLÒ/MIND THE GAP/AUTOMATED TELLER MACHINE)
Installazioni ambientali – un bancomat, una lavatrice, un distributore di panini e bibite – favoriscono l’insorgere di potenti metafore. Una persona e vari oggetti a confronto. Raccontano qualcosa di imprevedibile.
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venerdì 28 ottobre ore 19 e sabato 29 ottobre ore 17
MADALENA REVERSA – MANFRED | Prima
Ispirato al poema drammatico di Lord Byron musicato da Schumann, un live-set del giovane gruppo padovano che vuole coniugare teatro e visual-art, installazione e performance con sullo sfondo un’apocalisse incombente.
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martedì 1 novembre e mercoledì 2 novembre ore 21
MONOGRAFIA MOTUS
MOTUS – YOU WERE NOTHING BUT WIND
Dopo «Tutto Brucia», attraversando anche la tragedia di Euripide, il focus si sposta sulla furia e disperazione di Ecuba, nello scenario post umano di un “mondo a venire”, dove echeggiano i latrati di questa donna agguerrita.
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venerdì 4 novembre, sabato 5 novembre, e domenica 6 novembre ore 21
MOTUS – OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE | Prima
Una performance creata per il festival che a partire sempre da «Tutto Brucia» indaga invece la figura di Cassandra, presente nella cultura occidentale da Omero a Christa Wolf. La profetessa di sciagure che invidia la sorte lieta dell’usignolo.
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