Fondazione Merz

Eventi

In the shade of an olive tree || في ظل شجرة زيتون_rassegna di eventi

talk, concerti, proiezioni, reading, workshop dedicati alla Palestina e alla sua cultura

 

dal 22 al 28 ottobre 2024  @ Fondazione Merz – ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, offerta libera a favore dei progetti di Medici Senza Frontiere per fornire cure e aiuti per le persone colpite a Gaza, Cisgiordania e Libano

 

con la partecipazione di: Rakan Alkhalil, Jasmine Barri, Paola Caridi, Hazem Harb, Dar Yusuf Nasri Jacir for Art and Research, Adrian Paci, Silvia Moresi (Arabpop), Dutch Nazari, Khalil Rabah,  Terra Santa Duo, Radio Alhara, Mo’min Swaitat (Palestinian Sound Archive), Turbolenta Leila, La Terrasanta Cucina Palestinese, Vento di Terra 

La Fondazione Merz, che in segno di solidarietà al popolo palestinese ospita ancora l’opera About the Museum (2004-2011) di Khalil Rabah (già parte del progetto The Palestinian Museum of Natural History and Humankind), rinnova la sua vicinanza alla Palestina presentando In the shade of an olive tree: una serie di eventi – talk, concerti, proiezioni, reading, e workshop, pensati per dar voce e spazio alla sua cultura.

L’albero rappresenta il luogo sotto il quale tradizionalmente si raccontano le storie e si tramandano le narrazioni; “In the shade of an olive tree”, infatti, vuole essere uno spazio di condivisione e ascolto orizzontale, in cui l’incontro e il confronto possano contribuire a contrastare l’indifferenza e favorire momenti di riflessione partecipata.

Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto a favore del progetto in Palestina di Medici Senza Frontiere

 

IL PROGRAMMA 

Martedì 22 ottobre
h 18:30 | Mo’min Swaitat, Palestinian Sound Archive
Talk tra l’attore, regista e cineasta Mo’min Swaitat e il musicista, compositore e sound director Luca Guidarini+ listening session
L’incontro si svolgerà in lingua inglese.
Palestinian Sound Archive fa parte di Majazz Project, un’etichetta discografica e una piattaforma di ricerca palestinese fondata dall’attore, regista e cineasta Mo’min Swaitat nel 2020. Palestinian Sound Archive è una celebrazione della musica, della parola parlata e delle opere d’arte degli album della Palestina storica, principalmente degli anni ’60-’90. Nel corso di diversi anni, Swaitat ha accumulato un vasto archivio di cassette e dischi in vinile provenienti dalla Palestina e non solo, che spazia dalle registrazioni sul campo dei matrimoni beduini agli album rivoluzionari della Prima e della Seconda Intifada, ai brani strumentali, alla poesia, al soul, alle canzoni popolari e al jazz. Molti di questi sono stati acquistati da una vecchia etichetta discografica di Jenin, città natale di Swaitat, nel nord della Cisgiordania.
Palestinian Sound Archive è nato dall’archivio e si occupa di campionare, remixare e ripubblicare album palestinesi e arabi d’epoca, gettando nuova luce sulla ricchezza e la diversità del patrimonio culturale e musicale palestinese e arabo.
L’evento esplora la pratica archivistica come metodologia decoloniale e atto di resistenza, attraverso la condivisione di suoni e immagini d’archivio che conservano e documentano il patrimonio, la cultura e la resistenza palestinese.


Mercoledì 23 ottobre

h 20:30 | Proiezione film Naila and the Uprising di Julia Bacha (75′)
La proiezione sarà in lingua originale con sottotitoli in inglese.
L’appuntamento è inteso come preview della rassegna cinematografica CHE LA MIA VOCE SIA UN SEME. Le immagini come memoria del futuro. Le voci come semi della coscienza.
Rassegna cinematografica dedicata alla Palestina, a cura di Alessandro Maccarrone, che nei prossimi mesi sarà ospitata in diversi spazi culturali a Torino.


Giovedì 24 ottobre

h 11:00 | Incontro organizzato per le scuole con ONG Vento di Terra
Vento di Terra ONG realizza progetti di cooperazione mirati alla piena valorizzazione delle risorse locali, attivando percorsi di capacity building e sviluppo della leadership nelle comunità locali. Opera principalmente in territori ove i conflitti lasciano i segni più profondi in particolare nel vissuto dei bambini: campi profughi, aree di conflitto, comunità marginalizzate. Agisce in un’ottica di sviluppo per la tutela dei diritti umani delle popolazioni e promuove interventi di educazione, bioarchitettura, impresa sociale, promozione dei diritti fondamentali dei più deboli. Vento di Terra opera nei Territori Occupati Palestinesi dal 2006, data della sua fondazione, il gruppo di lavoro si è formato sul campo, con l’aspirazione di sperimentare metodi innovativi nell’attività di cooperazione.

h 18:00 | Screening Rasha di Adrian Paci (20’56’’)
Il video nasce dall’incontro di Adrian Paci con Rasha, una donna palestinese che viene dalla Siria recentemente approdata a Roma grazie ai corridoi umanitari. Rasha viene ripresa mentre racconta la propria storia. Le immagini che scorrono nel video, però, corrispondono ai momenti in cui, tra una frase e l’altra, la donna tace, in attesa che le sue parole vengano tradotte. Così la vediamo ascoltare la propria stessa storia, reinterpretata. In queste fasi di silenzio la sua postura, i gesti, le espressioni che le le si alternano sul volto comunicano non solo la tensione del racconto, ma tutta la forza di un’esperienza vissuta; un’esperienza che, malgrado lo sforzo di esprimere l’essenziale, non è del tutto parafrasabile a parole. Come evidenzia l’artista, tra la narrazione verbale e quella del corpo, “tra il volto silenzioso e la voce che racconta in arabo, si crea una sfasatura”: Rasha diventa “la protagonista non solo della storia e del racconto, ma anche dell’ascolto di questa storia”. Quest’opera costituisce “una riflessione sulle tracce che l’esperienza lascia sui nostri corpi e su come il corpo le trasmetta, al di là della parola. Le mille sfaccettature dell’espressione del volto di Rasha parlano più delle sue parole. Le parole non sono inutili, ma non bastano”. Rasha è un’opera sulla complessità del racconto; su come l’esperienza si faccia racconto e linguaggio non solo attraverso la parola, ma anche attraverso il linguaggio del corpo. Su un foglio che è possibile portare via con sé ritroviamo, tradotte, le parole di Rasha. 

h 18:30 | Live painting aquiloni + concerto di musica tradizionale con Duo Terrasanta
Durante il concerto del duo italo-palestinese TERRA SANTA sarà possibile assistere al live-painting di aquiloni d’artista.
L’aquilone come simbolo di ricerca di libertà fa riferimento all’ultima poesia di Refaat Alareer If I must die. Gli aquiloni realizzati saranno destinati a una vendita all’asta durante la serata, i fondi raccolti saranno destinati a sostenere le attività di MSF in Palestina.
Se desideri partecipare come artista scrivici a edu@fondazionemerz.org
Il duo musicale TERRA SANTA nasce dall’incontro tra la violinista italiana Annalisa Ponzo e il percussionista palestinese Hassan Ibrahim dando vita a un caratteristico suono mediorientale, dato dalla fusione del suono del violino con il tradizionale strumento arabo a percussione, la darbuka. Il duo si esibisce con musiche tradizionali mediorientali cercando di valorizzare canzoni popolari del folklore palestinese e melodie tratte da cantanti classici libanesi. Propone la musica come mezzo di resilienza emotiva e di espressione della resistenza e della memoria del popolo palestinese.

[…] sees the kite, my kite you made, flying up above
and thinks for a moment an angel is there
bringing back love
If I must die
let it bring hope
let it be a tale

(“If I must die”, Refaat Alareer)


Venerdì 25 ottobre

h.12:00 | Diretta instagram con l’artista Hazem Harb

h 17:30 Writes back | Open Mic / reading poetico
Momento di lettura libero e orizzontale in cui portare testi pubblicati, noti, testi propri, ignoti e mai pubblicati, per creare un momento di ascolto e condivisione che possa avvicinare a una riflessione collettiva, partecipata, al tempo stesso personale e condivisa.

h 19:00 incontro con Medici Senza Frontiere
Medici Senza Frontiere, organizzazione internazionale fondata nel 1971 a Parigi, la cui missione è offrire assistenza medica dove c’è più bisogno, porterà i racconti del lavoro attuale in Palestina e le testimonianze degli operatori e delle operatrici presenti attualmente sul territorio.

h 21:00 Dj set Turbolenta Leila
Turbolenta nasce dalla necessità di unire e mettere in discussione diverse identità culturali all’interno di un unico repertorio musicale. La selezione musicale della DJ e produttrice musicale italo-marocchina- algerina unisce melodie tradizionali arabe e nordafricane. Esaltando l’unicità dei generi che interpreta, la sua selezione musicale mira anche a creare punti di incontro con il resto del mondo.


Sabato 26 ottobre
h 10 – 14 | Al Maqluba | Workshop di cucina palestinese
Workshop con La Terrasanta Cucina Palestinese per la preparazione di un piatto tradizionale che sarà condiviso tra le persone partecipanti.
Partecipazione libera fino ad esaurimento posti, previa prenotazione via mail a edu@fondazionemerz.org

h.14:30 | Diretta instagram con l’artista Khalil Rabah in dialogo con Chiara De Cesari, professoressa di Heritage, memoria e studi culturali presso l’Università di Amsterdam

h.15:30 | Diretta instagram con Paola Caridi, saggista e giornalista

h. 17 Radio Alhara & Wonder Cabinet presentano un live show streaming con gli artisti in residenza da Betlemme: ABUL3EES, Areej Ashhab, Wendy Moira, Dana Durr, Ibrahim Owais.

h 18:30 presentazione di 6|Palestina, Arabpop con Silvia Moresi e Jasmine Barri
Arabpop è una rivista culturale semestrale interamente dedicata alle arti e alle letterature contemporanee dei paesi arabi. Il sesto numero di Arabpop è dedicato alla Palestina per una scelta precisa della redazione in seguito agli eventi deflagrati nella Striscia di Gaza e nel resto della Palestina dall’ottobre 2023, Questo numero della rivista fa spazio a storie poco conosciute, dimenticate o taciute nella narrazione dominante, e che invece sono cruciali per ricostruire un quadro più ampio di una Palestina culturalmente vivacissima, ricca e stratificata.

h 19:30 Le canzoni sono di chi le canta con Dutch Nazari e Luca Notaro
Rapper e cantautore italiano, quest’anno ha pubblicato il singolo Aqaba con cui mette in musica il proprio impegno politico, sociale e umano: Aqaba, come spiega l’artista, arriva a dodici anni da un viaggio che ha compiuto in Palestina, e in cui ha iniziato attivamente a occuparsi della questione palestinese. Il risultato, all’epoca, è stata Jenin – pubblicata nel 2014 – e a cui Aqaba è legata da un filo invisibile.


Domenica 27 ottobre
h 10 – 17 Yalla Dabke | Workshop di dabke دبكة con Rakan Alkhalil
Dabke è la danza tradizionale palestinese. Si consigliano abiti comodi, non è richiesta alcuna preparazione fisica specifica.
È prevista una performance collettiva della danza, a partecipazione libera, il giorno successivo, lunedì 28 ottobre, nel corso dell’inaugurazione serale della nuova mostra in Fondazione Merz.
Partecipazione libera fino ad esaurimento posti, previa prenotazione via mail a edu@fondazionemerz.org

 

Ad arricchire il calendario una serie di proiezioni di Dar Yusuf Nasri Jacir for Art and Research di Betlemme.

 

++++ I WORKSHOPS DI IN THE SHADE OF AN OLIVE TREE ++++

Sono momenti informali di condivisione di saperi, occasioni di incontro attraverso la sperimentazione di pratiche della tradizione popolare palestinese.
La partecipazione è libera e gratuita fino ad esaurimento posti, ma è necessario prenotare a: edu@fondazionemerz.org

Al Maqluba | Workshop di cucina palestinese | sabato 26 ottobre – h 10- 14       *** SOLD OUT ***
Workshop con La Terrasanta Cucina Palestinese per la preparazione di un piatto tradizionale che sarà condiviso tra le persone partecipanti.

Yalla Dabke | domenica 27 ottobre – h 10-17
Workshop di dabke دبكة‎, danza tradizionale palestinese, condotto da Rakan Alkhalil. Si consigliano abiti comodi, non è richiesta alcuna preparazione fisica specifica.
È prevista una performance collettiva della danza, a partecipazione libera, il giorno successivo, lunedì 28 ottobre, nel corso dell’inaugurazione serale della nuova mostra in Fondazione Merz.

 

Si ringraziano Braccia Rese Societá Agricola e Birrificio Agricolo Kauss per il gentile contributo