The ballad of forgotten places si configura come una profonda riflessione sulla contemporaneità e sul ruolo dell’arte quale strumento, non solo di lettura o narrazione della società, ma anche indispensabile motore di trasformazione estetica del presente.
Dopo la produzione e l’itineranza tra Atene, Lisbona e Nizza, l’opera è entrata a far parte delle collezioni dei Musei Reali di Torino ed è allestita al primo piano della Galleria Sabauda, nella Sala degli Stucchi.