I musicisti del WADI invitano il pubblico a un percorso condiviso, in cui le identità musicali si trasformano nell’interazione con i diversi spazi della Fondazione Merz, dando corpo a un germinare continuo di nuove possibilità di fruizione, pensiero e relazioni.
In eco della musica da Leiðarvísir, l’album di debutto del WADI, il pubblico seguirà una performance musicale itinerante in relazione organica con gli spazi attraversati, condotto dai suoni di saxofono e percussioni. Come in un viaggio tanto materiale quanto interiore, la materia sonora delle musiche esperite di tappa in tappa si trasforma, progressivamente e ritualmente, con tutte le sonorità del WADI, strumenti della tradizione euro-occidentale ma anche il guzheng, l’antico strumento madre dei liuti cinesi, coreani e giapponesi.
Il concerto, realizzato appositamente per la mostra Palermo Mon Amour e gli spazi della Fondazione Merz, è un continuo fluire e mutare di identità musicali e sonore pensato per la fruizione attiva da parte del pubblico
Clarinetto: Emanuele Anzalone
Saxofoni: Nicola Mogavero
Percussioni: Vito Amato
Arpa: Roberta Casella
Mandolino: Mauro Schembri
Guzheng e Voce: Valerio Mirone
Viola: Alessandro Librio
Violoncello: Paolo Pellegrino
Il concerto è sostenuto dal bando Promozione progetti discografici dal vivo di NuovoImaie.
In collaborazione con Almendra Music e Moger Arte e Cultura e si ringrazia Salvi Harps
Il progetto WADI è un incubatore creativo musicale, nato nel 2018 a Palermo su iniziativa e col supporto della Fondazione Merz, per mettere in relazione i migliori talenti siciliani con gli sguardi e le visioni sonore del contemporaneo. La parola araba “wadi” indica il letto di un fiume dall’assetto idrogeologico irregolare, la cui terra fertile è promessa di ricche coltivazioni, civiltà e scambi.
Gli ensemble del progetto WADI aggregano organicamente musicisti e musiciste da tradizioni e linguaggi diversi, dall’improvvisazione alla scrittura più rigorosa, così conferendo agli esiti, dal vivo e in studio, uno strumentario e sonorità peculiari, tavolozza ideale per costruire ponti e innescare relazioni con le arti visive, performative e installative.
Il WADI ha così realizzato sonorizzazioni di palazzi storici ed eventi in fruizione immersiva in spazi espositivi, sempre attento ad intrecciare le tradizioni del Novecento musicale con visioni e suggestioni tanto dalla contemporaneità quanto da passati fin remoti.
Ne è testimonianza “Leiðarvísir” ( http://wadimusic.bandcamp.com ), approdo di molti incontri, narrazioni, viaggi, che, nella sua forma fonografica, ha sancito il debutto discografico del progetto WADI, pubblicato nel 2021 da hopefulmonster editore in collaborazione con la siciliana Almendra Music.