L’esposizione, a cura di Valentina Bruschi e Beatrice Merz fa parte delle iniziative di Palermo capitale italiana della cultura 2018 e si inserisce in Punte brillanti di lance, un programma di mostre e eventi avviato nel 2017 dalla Fondazione Merz per la Città di Palermo.
Il progetto di Marzia Migliora prende avvio dalle forti suggestioni restituitele dall’ex Monte dei Pegni, creando un collegamento con il presente a partire dalla memoria storica del luogo, per far scaturire una riflessione politica e sociale sulla condizione attuale dell’uomo. Detto anche Monte dei Panni, il deposito del Monte di Pietà si snoda in un intricato labirinto di stanze con strutture lignee a tutta altezza, composte da scaffalature dove venivano alloggiati i beni impegnati. Per circa due secoli persone in stato d’indigenza vi hanno depositato doti, corredi e oggetti personali in cambio di poche monete, per poi cercare di tornare a riscattarli.
Voce del verbo avere è l’ideale prosecuzione della mostra personale di Marzia Migliora dal titolo Velme, realizzata nel 2017 dalla Fondazione Merz a Ca’ Rezzonico a Venezia. L’installazione La fabbrica illuminata, realizzata originariamente dall’artista per la mostra Velme, è parte della mostra dell’ex Monte dei Pegni di Palermo, accompagnata da tre opere inedite, concepite appositamente per lo spazio espositivo.