È l’eccezionale duo pianistico composto da Alexander Lonquich e Cristina Barbuti a eseguire uno dei brani più importanti per profondità, innovazione e imponenza del repertorio novecentesco per due pianoforti: le Visions de l’Amen di Olivier Messiaen (1908-1992), una suite in sette movimenti composta nel 1943 durante l’occupazione tedesca di Parigi, della durata di circa 40-45 minuti.
L’impegno costante di Lockhart sulle tematiche legate all’infanzia funge da fondamento nel video Antoine / Milena (2015), nel quale l’artista si concentra su una giovane donna di nome Milena, che l’artista ha incontrato in Polonia mentre produceva il film Podwórka nel 2009. Lockhart e Milena, che allora aveva 9 anni, hanno stabilito una stretta amicizia e un coinvolgimento collaborativo che ha continuato a crescere ed evolversi. Attraverso il suo lavoro e il rapporto con Milena, Lockhart esplora sia gli approcci visivi e filosofici dell’infanzia, sia le operazioni culturali e sociologiche inerenti alla fotografia. L’installazione video di Lockhart del 2015, Antoine / Milena, rende omaggio a I 400 colpi (1959) di François Truffaut . L’iconica sequenza di chiusura di Truffaut descrive l’eroe incompreso, Antoine Doinel, che corre verso la spiaggia, vede l’oceano per la prima volta e si gira per fronteggiare la telecamera davanti a sé. Facendo riferimento a questa sequenza Lockhart cattura Milena che attraversa la campagna polacca per arrivare al mare. In contrasto con l’Antoine di Truffaut, in cui il viso in primo piano appare come congelato, Milena si avvicina alla telecamera nel film di Lockhart, fissando gli occhi con lo spettatore in uno sguardo che è allo stesso tempo provocatorio e fragile. Come un’allegoria di questi incontri e del corso della stessa adolescenza, il movimento di Milena e il suo sguardo finale segnano la sua transitorietà e l’approccio di un’altra fase della vita.
La serata è organizzata da #tuttegiuperterra, un’associazione che organizza eventi per raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie rare, e allo stesso tempo ha lo scopo informare e sensibilizzare su molte patologie ancora poco conosciute. Il ricavato andrà alla Fondazione Telethon per la ricerca medico scientifica sulle malattie genetiche rare e alla donazione all’Unità Spinale CTO–Città della Salute di Torino di un secondo macchinario per la riabilitazione.