Song to the siren è il sesto degli otto appuntamenti di Meteorite in Giardino 2008. Nella serata del 29 luglio l’installazione di Luisa Raffaelli e Valter Malosti è preceduta da un live set con i Niagara, la voce di Valter Malosti e i suoni di G.U.P. Alcaro ispirato alla canzone Song to the siren di Tim Buckley.

Il più antico racconto di sirene, quello omerico dell’Odissea, dona a queste creature il loro canto misterioso che, attraversando i secoli, giunge fino a noi e si spegne metaforicamente con il racconto di Kafka, che il praghese intitola significativamente “Il silenzio delle sirene”. Si spegne il canto ma non cessa la ricerca e il fascino di quelle voci.
Ulisse/Odisseo percorre questo oceano infinito di storie fluttuando alla deriva del tempo, e il suo sguardo cela ancora il mistero non svelato del canto delle sirene. Fissando quegli occhi di naufrago, ci sembra di scorgere noi stessi, come se quelle voci incantatrici potessero essere dentro di noi. L’installazione intende essere una meditazione su questo mistero, su questa voce femminile, dapprima onnisciente nel racconto omerico e poi sempre più solo phonè, canto che diviene suono indistinto e sprofonda infine nel silenzio. Il corpo di questo viaggiatore, una scultura/copia di Valter Malosti, sta disteso all’interno di una barca nell’atto di ascoltare con una rudimentale macchina ricevente, assemblata sull’esile albero della barca, i segnali di una possibile presenza di quelle voci.
I visitatori sono stati invitati a tentare la stessa esperienza, passando prima dal mare indistinto e infinito di storie che l’umanità ha narrato sulle sirene e sul loro mistero, e poi indossando le stesse cuffie del naufrago/ricercatore.

 

si ringrazia il Teatro Regio di Torino