Nell’ottavo e ultimo appuntamento della prima edizione di Meteorite in Giardino, rassegna di arte visiva, teatro, musica e perfomance viene presentata l’installazione plastico-acustico-cinetica H2o di Reto Emch. L’artista allestisce una scena grandiosa, una sorta di fabbrica di suoni, luci, impressioni tattili, perfino olfattive, per poi risolvere l’installazione in un sommesso concerto destinato alla sensibilità estetica e alla capacità ricettiva di chi ascolta: 30 lavatrici nere, una vasca centrale in piombo di otto metri di diametro e sul suo bordo una pompa che scandisce ritmicamente la caduta di un getto. Allo sguardo, le lavatrici e le asciugatrici si personalizzano nell’eleganza del loro rivestimento rigorosamente nero, si impreziosiscono di riflessi nel fascio di luce esterna che ne abbaglia lo sportello trasparente e la bianca schiuma interna. Marcel Duchamp ha spostato l’oggetto trovato dal luogo della funzionalità al luogo dell’estetica, mentre Reto Emch ha cambiato di segno il ready made materiale (lavatrice bianca dipinta di nero, che diventa strumento da concerto) per spostarlo sul terreno di una percezione immateriale, scollata, divaricata dal suo territorio d’origine.
Ispirandosi all’installazione h2o, la coreografa svizzera Anet Fröhlicher, direttrice artistica della compagnia di flamenco El contrabando, ha creato, in collaborazione con il musicista Abdullah Benabdallah e alcune ballerine di Genova, Il bolero della Borsa.
Nella serata del 5 agosto tre ballerine di flamenco, che si muovono al suono della musica elettronica su lavatrici in funzione, eseguono i loro passi cadenzati e ritmici come fossero un prolungamento dell’elettrodomestico.
Una coreografia pulsante, dettata da un lento e vorticoso crescendo, un bolero, un giorno qualunque in borsa. Il pulsare della borsa, con le sue impennate e le sue cadute, segna il ritmo della danza; le lavatrici come piattaforme dei borsisti fungono da palcoscenico per le ballerine. La borsa e la sua frenesia, la sua carica di energia e la sua dinamica estenuante trovano riscontro nei ritmi del flamenco. La borsa inscindibilmente legata all’elettronica e la borsa come tema di attualità sono riproposti attraverso il linguaggio del flamenco contemporaneo e la colonna sonora elettronica con interventi di electro-flamenco. Grazie alla tecnica audio per la registrazione dal vivo, i pezzi composti sono integrati con un gioco improvvisato fra suono e danza, come nel flamenco tradizionale, proponendo una ritmica piena di sorprese ed emozioni, come nella realtà quotidiana della borsa.
h2o
Installazione di Reto Emch
Performance di danza Il bolero della borsa
Coreografia di Anet Fröhlicher
Danzatrici di Genova Flamenco: Bruna Learchi, Silvia Dall’Orto, Romina Parisi
Suono: „ELF“, Abdullah Benabdallah
in collaborazione con la Galleria Giorgio Persano di Torino.