Fondazione Merz

Eventi

Meteorite in Giardino 3_Fibonacci in musica | Balletto dell’Esperia, Michele Emmer, Riccardo Balbinutti, Mauro Gino, Willy Merz

 13 luglio 2010, ore 21.30 – ingresso gratuito

 

a cura di Maria Centonze; direzione artistica musicale di Willy Mers

 

spazio scientifico a cura di Michele Emmer performance danza contemporanea del Balletto dell’Esperia coreografia di Paolo Mohovich spazio musicale: Riccardo Balbinutti, percussioni | Mauro Gino, percussioni | Willy Merz, cembalo e celesta 

La serata si apre con l’intervento del matematico Michele Emmer sul tema “matematica, musica e arte”.

Segue lo spettacolo di danza del Balletto dell’Esperia con musiche di Sofia Gubaidulina eseguite dai musicisti Riccardo Balbinutti(percussioni), Mauro Gino (percussioni) e Willy Merz (cembalo e celesta).

La musica di Sofia Gubaidulina è basata sulla serie di Fibonacci e su di essa i danzatori del Balletto dell’Esperia propongono una performance di danza contemporanea incentrata sull’interazione tra la danza, la musica e il suggestivo spazio che li ospita. La coreografia della performance nasce dalla collaborazione tra Paolo Mohovich e i danzatori della compagnia, che hanno lavorato a partire da uno studio sullo spazio, tenendo conto sia del “contenitore” che ospita la serata (lo spazio esterno della Fondazione Merz), sia di una certa estetica dei movimenti legata alle forme della matematica e in particolare all’idea di “progressione” insita nella serie di Fibonacci. Nei movimenti coreografici c’è anche un chiaro richiamo retrò alla modern-dance americana e al suo uso dello spazio scenico particolarmente legato a schemi geometrici.
I due brani musicali di Sofia Gubaidulina che compongono la performance si sviluppano con diversa intensità e intenzionalità, a più riprese, con cambi graduali o repentini di atmosfera, con momenti tenui alternati a momenti incalzanti: su questa suggestiva partitura per percussioni i danzatori offrono una fisicità filtrata attraverso la loro emotività, per arrivare a un risultato plastico e astratto, ma ricco di immagini e situazioni.