Massimo Cirri e Sara Zambotti, conduttori di Caterpillar, storica trasmissione di Radio2, hanno fatto della comunicazione ironica, immediata, garbata e pungente il mezzo per far arrivare alla gente messaggi su argomenti sociali e di costume, sfiorando i temi ma inchiodandoli con frasi ironiche e taglienti che stimolano il buonumore e seminano il dubbio.
Il punto di partenza della conversazione è un’opera del passato: un dipinto molto curioso di Caravaggio, “L’allegoria dei Quattro Elementi”. La provocazione è un atteggiamento da sempre presente nell’arte, che nel nostro tempo ha acquistato una grande pregnanza nel lavoro degli artisti a livello internazionale. Ne sono una prova la stanza d’olio di Per Barclay e “Cremaster 1, The Goodyear Waltz” di Matthew Barney, visibili nella mostra Tutttovero, che conducono la conversazione sul terreno dell’arte contemporanea, spesso spiazzante e irriverente. L’installazione di Jannis Kounellis apre una finestra sull’uso degli oggetti quotidiani per fare arte, mentre il lavoro di altri artisti del nostro tempo stimola la garbata e travolgente reazione dei due conduttori. Protagonisti campioni dell’ironia come Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Pino Pascali, fino a Maurizio Cattelan.
E quando si parla di ironia in musica, non può mancare il riferimento al “dandy” per eccellenza Erik Satie.
Collezionista di ombrelli, pianista nei bistrot parigini di inizio Novecento, adepto di culti teosofici ma anche compositore molto apprezzato da Debussy, il suo talento per la piccola frase molto significativa trova un punto culminante nella raccolta “ Sports et divertissements”. Scritta esattamente cento anni fa per pianoforte viene qui proposta “a colori” in una versione per ensemble realizzata appositamente per “Meteorite in Giardino”.
Un’occasione per riflettere, divertendosi sugli ultimi cento anni che ci separano da quel mondo.
Il programma prosegue con una cantata su Fibonacci.
Ecco che allora il grande tavolo presente all’interno della mostra assume una vita sonora: i suoi rapporti matematici, la serie di Fibonacci, diventano la struttura portante di un brano per voce e ensemble. Questo grazie al testo di un poeta, Jacopo da Lentini, inventore del sonetto, influenzato dalla lettura del Liber Abaci del grande matematico pisano tanto da tentare, nell’ambito del rinascimento culturale della corte di Federico II, un accostamento tra matematica scienza e poesia.
PROGRAMMA MUSICALE
Erik Satie, Sports et divertissements (1915)
versione per voce recitante e ensemble di Willy Merz
prima esecuzione assoluta
Luca Tiddia, voce recitante
Willy Merz, Sì come il sol (2015)
Cantata su Fibonacci per baritono e ensemble
prima esecuzione assoluta
testo di Jacopo da Lentini (sec. XIII)
Luca Tiddia, baritono
Ensemble DE SONO Futura:
Davide Chiesa, flauto
Gianluca Calonghi, clarinetto
Georgia Privitera, violino
Laura Bertolino, violino
Francesco Vernero, viola
Aline Privitera, violoncello
Paolo Borsarelli, contrabbasso
Riccardo Balbinutti, percussioni
Willy Merz, direttore