Il Dipartimento Educazione della Fondazione Merz propone per l’Accademia della Luce una serie di iniziative nate dalla riflessione su alcuni temi proposti dall’opera Scia’mano di Luigi Ontani.
Nell’installazione luminosa l’artista presenta sé stesso come una figura sciamanica che, grazie all’utilizzo dell’ologramma lenticolare, muta posa a seconda del punto di osservazione di chi lo guarda.
Per indagare meglio la relazione tra l’opera e lo sciamanesimo verranno approfonditi alcuni aspetti storico-antropologici della figura sciamanica in più appuntamenti realizzati con esperti. Nella mediazione che la pratica sciamanica svolge tra il mondo fisico e quello spirituale sono molti gli strumenti rituali utilizzati per facilitare il viaggio “celeste”, tra questi il tamburo svolge un ruolo primario.
A tal proposito verrà proposto un workshop per la costruzione di tamburi ed un evento performativo di percussione aperto al pubblico. Un altro elemento a cui l’opera fa esplicito riferimento è la mano, simbolo apotropaico, che nell’opera assume la forma di oggetto scultoreo, maschera che esalta le capacità di vedere e agire dell’artista. Si prevede un ciclo di incontri di laboratorio con le scuole per realizzare degli elaborati scultorei in carta pesta da usare utilizzati come dispositivi trasformativi della propria immagine: attraverso il linguaggio della fotografia le classi sperimenteranno la messa in scena di tableau vivant, rappresentazione propria della ricerca di Ontani.
Il calendario è in via di definizione. Indicativamente le attività del progetto si svolgeranno tra gennaio e maggio 2025.