La mostra consiste in una ventina di fotografie di grande formato e indaga su un aspetto importante del lavoro di Per Barclay, le così dette Chambres d’huile: scatti di installazioni realizzate in ambienti accuratamente scelti dall’artista e allagati con liquidi come olio, acqua, sangue e vino.
Nelle Chambres d’huile, dalla prima realizzata nel 1989 alle più recenti, Per Barclay sceglie luoghi molto differenti tra loro, per stile architettonico per funzione ma tutti spazi che hanno attratto l’artista per il loro fascino. L’allagamento di questi ambienti con liquidi e in particolare con l’olio del motore crea una superficie riflettente che modifica questi stessi luoghi rendendoli impraticabili, impenetrabili, generatori di ansia ma anche di desiderio di scoprire un altro luogo nelle sue profondità.
Tra i lavori esposti anche tre immagini della Fondazione Merz ottenute durante il restauro dell’edificio: una di queste, inedita, viene presentata nelle vasche esterne, realizzata in grandi dimensioni e con un materiale che l’artista sperimenta per la prima volta.